giovedì 5 giugno 2008

Primo Piatto - Pennette Integrali Doppia Z

Avendo pochissimo tempo a disposizione, sia per cucinare che, soprattuto, per reperire le materie prime, ieri sera mi sono dovuta arrangiare con quello che potevo...avendo in frigorifero solo delle zucchine.
Come al solito, la cosa che non mi manca mai è la pasta, lo zafferano, il riso, il tonno e i miei barattoli di passata.
Pasta al tonno? Naaaaaah. Pasta al pomodoro? Naaaaah, anche perchè non ho il basilico fresco. Zucchine...pasta...zafferano. Massì!
Mi sono messa all'opera è in una ventina di minuti era ora di mangiare....

Ingredienti x 2 persone:
3 zucchine
zafferano (io ho usato una bustina)
pasta corta integrale (e non)

Tagliare le zucchine a cubetti o a julienne, e saltarle in padella con un filo di olio e un cucchiaio di acqua di cottura. Quando la pasta è quasi cotta, scolarla (tenete l'acqua di cottura) ed aggiungerla alle zucchine, incorporare lo zafferano. Aggiungere un pò di acqua di cottura per ultimare la cottura. Spolverare di grana e servire belli caldi.
E' squisito, ma credo che manchi qualcosa per renderlo ancora più gustoso. Consiglio un paio di fettine di pancetta (meglio ancora, di coppa) saltati in padella tagliati a striscioline e aggiunti nel piatto di portata...mancava solo quella croccantezza...

mercoledì 21 maggio 2008

Cocktail - Arriva l'estate!

In un momento di svogliatezza totale in questa giornata lavorativa come sempre impegnativa, mi sono messa a leggere i titoli online di fashion Time (deformazione professionale, lo so) e ho trovato qualcosa che, con il mondo fashion non ha molto a che fare...ma a a che fare con la mia deformazione non professionale: il mondo del cibo! Ecco, pari a come è uscito su Fashion Times, l'articolo che ha attirato la mia attenzione....
Dita Von Teese a Nikki Beach per il Cointreau Teese
Oggi 20 maggio, Dita Von Teese sarà a Cannes, non sulle marches del Palais des Festivals, non sul Red Carpet... ma all'esclusiva Nikki Beach. E no, la bella Dita non si spoglierà all'interno di un bicchiere di Martini come solo lei lo sa fare, ma questa volta presenterà il cocktail ideato da lei: il Cointreau Teese. Il suo segreto? La violetta, fiore da lei prediletto e dal sapore delicatissimo, e lo zenzero... peccato di gola afrodisiaco per speziare ogni serata. Il "flower cocktail" dall'invitante colore lilla è composto da: 4 cl di Cointreau, 2 cl di succo di mela, 1,5 cl di violetta Monin, 1,5 cl di succo di limone fresco e infine... e infine un po' di zenzero ghiacciato sul bordo del bicchiere. Provatelo! E dopo due o tre bicchieri... magari si può anche essere capaci di esibirsi cosi bene come Dita Von Teese...chissà! E.L.
Ed ecco qui una foto del cocktail "Cointreau Teese"....è bellissimissimo!!!!

martedì 29 aprile 2008

Cucina Etnica - Onigiri

Onigiri

riso giapponese
alghe Nori (alghe in fogli, essiccate)
ripieno a scelta *
sale

* i tipi di ripieni possibili (tutti salati) sono:
le prugne umeboshi
le alghe “konbu”
il salmone (grigliato e salato)
e molti altri ingredienti vegetali e non

Preparazione:
lavare il riso con acqua fredda in una ciotola più volte fino a che l’acqua diventi quasi trasparente.
Lasciare asciugare circa mezz’ora in uno scolapasta con i buchi per raccogliere l’acqua in eccesso.
Mantenendo sempre il coperchio sulla pentola, cuocere a fuoco basso fino alla bollitura dell’acqua, dopodiché alzare il fuoco fino a cottura ultimata e all’evaporazione di tutta l’acqua.

A cottura ultimata, lasciar riposare almeno 10 minuti, poi mischiare.
Preparare quindi quattro piccole ciotole, una con sale fino, una con acqua, una con le alghe Nori, una con il ripieno che si è scelto e un piatto vuoto dove verranno posti gli onigiri completati.
Bagnare leggermente le mani con l’acqua nella ciotola, poi prendere un pizzico di sale fino e sfregare leggermente le mani.
Prendere con un cucchiaio bagnato il riso disporlo sul palmo della mano leggermente ricurva "a cucchiaio".
Premere leggermente al centro con il pollice dell’altra mano per creare il posto per il ripieno. Mettere un cucchiaino del ripieno scelto e coprire con un po’ di riso. Poi piegare la mano con il riso senza chiuderla completamente e porre l’altra da sopra orizzontalmente, nella stessa posizione, fino a chiudere il riso tra le due mani.
Cambiando le mani e ruotando il tutto una decina di volte si cercherà di dare alla polpetta dl riso una forma triangolare dallo spessore approssimativo di due dita.
Il nome Onigiri deriva dal verbo "impugnare" e sta ad indicare proprio questo tipo di preparazione.

Una volta definita la forma, porre l’alga Nori, che aderirà al riso bagnato, ad avvolgere in parte o tutto il riso. L’alga, oltre ad aggiungere sapore, servirà a non far attaccare il riso alle mani.

tratto da [Unisan Japanese]

Primo Piatto - Spaghetti fast

Quante volte vi capita di tornare a casa e non sapere cosa cucinare? Aprite il frigorifero e c'è il vuoto cosmico...è quello che ormai troppo spesso succede a casa mia. Con gli orari di lavoro, spesso torno a casa stanchissima e di andare a fare la spesa non se ne parla proprio.
Apro il frigorifero e cosa trovo? Pomodorini e stracchino. Mangiare quelli da soli non mi andava molto...fortunatamente ho sempre degli spaghetti o del riso in casa, così ho deciso di utilizzare quelli. Ecco la ricetta:

Ingredienti:
spaghetti
stracchino
pomodorini

Preparazione:
Mettere a bollire una pentola di acqua per cuocere gli spaghetti. Nel frattempo tagliare i pomodorini a metà e metterli in una padella con un filo d'olio (se avete del basilico aggiungetelo). Lasciarli ammorbidire, quasi fino a farli sfaldare. Nel frattempo cuocere gli spaghetti. Quando sono quasi a fine cottura (se la confezione dice 5 minuti toglieteli quando ne sono passati 4), buttateli nella padella con i pomodorini ed aggiungete lo stracchino. Qualora risultasse troppo densa, aggiungete acqua di cottura quanto basta.
Servite caldo e...Bon Appetit!

lunedì 17 marzo 2008

Cucina Etnica - Yakimeshi

Ci sono giorni in cui sento il bisogno fisico di mangiare cibo etnico: che sia giapponese, cinese, indiano, arabo, turco…poco importa. Penso sia importante conoscere le altre culture e reputo che attraverso la storia gastronomica di un determinato luogo si possa carpire l’essenza stessa del paese. Insomma, tutto questo per dire che sono andata a mangiare Giapponese in un ristorante in zona Monumentale che si chiama MITSUI. I prezzi sono piuttosto alti rispetto a molti altri ristoranti giapponesi (per due piatti si spendono circa 16 euro escluse le bevande) ma la qualità è davvero ottima. Il locale non è grande, anzi, penso che in tutto abbia circa 25-26 coperti. I due cuochi (almeno penso siano due) sono molto gentili e le cameriere (rigorosamente orientali e con la classica camicetta in seta stile origami) sanno tranquillamente parlare l’italiano o perlomeno lo riescono a capire.
Non essendo la mia prima volta al MITSUI, non ho preso sushi o sashimi, ma a coloro che vanno in un ristorante giapponese consiglio sempre di provare quello. Non tanto perché è il piatto “tipico” per eccellenza, bensì poiché dal modo in cui avviene la preparazione, si capirà immediatamente la qualità del ristorante.
Non avendo voglia di mangiare pesce crudo (il tempo non era dei migliori e il mio stomaco chiedeva qualcosa di caldo), ho deciso di ordinare uno dei miei piatti preferiti: YAKIMESHI, ossia riso saltato in padella avvolto nella classica frittata giapponese sottilissima. Che delizia dei sensi! Ho deciso che proverò a fare questa ricetta, mi basterà fare una visitina al mio amato supermercato etnico KATHAY e prendere tutto l’occorrente.
La ricetta è molto semplice, dovrete solamente preparare il riso al vapore alla giapponese, ossia sciacquandolo fino a che l’acqua non risulterà limpida per eliminare ogni traccia di amido presente nel riso ed evitare il classico effetto “onda” che si ottiene cucinando il riso all’italiana. Una volta cotto andrà saltato in padella con gli ingredienti che preferite: solitamente si mette prosciutto cotto, cipollotti, carote, zucchine e uova che, una volta insaporiti e saltati con il riso vengono avvolti all’interno della famigerata frittata sottile (tamago). Per la frittata vi serviranno solo delle uova, un pizzico di zucchero (no sale, mi raccomando) e un pochino di latte e farina. La preparazione è identica a quella delle crepes…deve essere sottilissima!!!!

A presto

A.

PS: la salsina che si vede nella foto e salsa DASHI, la potete trovare in qualsiasi supermercato etnico, o in alternativa chiedere al vostro ristorante di fiducia di procurarvelo!!!

martedì 4 marzo 2008

La Scienza in cucina e l'Arte di Mangiar bene - P. Artusi


Pellegrino Artusi (Forlimpopoli, 4 agosto 1820 – Firenze, 30 marzo 1911) è stato un critico letterario, scrittore e gastronomo italiano.
Figlio di un mercante, Agostino Artusi, come molti ragazzi di buona famiglia compì gli studi al seminario di Bertinoro, sempre nel forlivese. La frequentazione, da studente iscritto, dell'Università di Bologna, fino al conseguimento della Laurea in Lettere, date per certe, senza fondamenti documentari, per qualche decennio, sulla base della distratta o forzata lettura di un brano della sua opera, non ha trovato riscontro nella puntigliosa e accurata ricerca, da parte di uno studioso bolognese, in nessuna delle pertinenti fonti d'archivio dell'Ateneo felsineo degli anni , gli unici ipotizzabili, tra il 1835 e il 1851. Pellegrino Artusi ha certamente frequentato ambienti studenteschi bolognesi, nei primi anni '40, facendo la conoscenza, nella locanda Tre Re, del patriota romagnolo Felice Orsini, e forse una non meglio identificata "altra scuola a Bologna", che non era comunque l'Università. Tornato nel suo paese natale, intraprese la professione del padre, ricavandone un certo profitto, ma la vita della famiglia Artusi venne sconvolta dall'incursione del 25 agosto 1851 a Forlimpopoli del brigante Stefano Pelloni, detto il Passatore. Costui prese in ostaggio nel Teatro della città tutte le famiglie facoltose, obbligandole a pagare un "dazio" cospicuo, per poi lasciare rapidamente la città. A seguito della scorreria una delle sorelle di Pellegrino, Gertrude, impazzì e dovette essere ricoverata in manicomio. Diversi storici e biografi ritengono che in realtà la ragazza avesse subito violenza fisica da parte degli sgherri del brigante.
L'anno dopo, tutta la famiglia si trasferì a Firenze. Qui Pellegrino si dedicò alla mercatura con un successo tale che, a quarantacinque anni, poté tranquillamente ritirarsi e vivere di rendita, libero di dedicarsi ai suoi principali interessi, la letteratura e la cucina. Acquistò una casa in piazza D'Azeglio a Firenze, dove tranquillamente condusse la sua esistenza fino al 1911, quando morì, a 91 anni.

tratto da: Wikipedia

venerdì 8 febbraio 2008

Diario - 8 febbraio 2008



Stasera c'è stata una cena di gran lusso a casa di amici di famiglia...mi trovo a Desenzano e Pippo (amico di famiglia ritrovato che nel cuore sento come uno zio) ci ha coccolati con questo menù/piatto unico: Stracotto e polenta. Ero così inebriata dai profumi e dai sapori che mi sono completamente dimenticata di fare le foto (povera me, sono scema) ma prometto che i prossimi giorni documenterò il mio diario gastronomico e appena mi sarò possibile aggiornerò le foto. Purtroppo il mio pc è morto e mi risulta difficile aggiungere blog. (ne approfitto qui, dato che ho appena finito di lavorare)
Non vi dico che meraviglia...lo stracotto ha proprio stracotto...ben 12 ore!!!
Ora finisco di fare una paio di cose per lavoro, poi mi metto sul divano a rilassarmi...
A domani
Kiss
A.

martedì 5 febbraio 2008

Primo Piatto - Tagliolini Al Limone

Ieri il mio Amore (e socio di questo blog DAVIDE [ndr]) ha deciso di preparare i tagliolini al limone...di solito è un piatto che amiamo consumare d'estate, ma considerando il fatto che ormai non si sa nemmeno più quando è estate...ce ne siamo fregati.
Pronti....Via!!!!

Ingredienti

* Tagliolini
* Panna
* Uova
* Grana
* Limone
* Prezzemolo
* Sale e pepe

Procedimento:
Versare la panna in una bacinella, spremere i limoni e aggiungere le uova, aggiungere il pepe nero.
Nel frattempo mettere a bollire l'acqua. Scolare i tagliolini, rimetterli nella pentola calda e versare sopra la salsa al limone. Accendere il fuoco mentre si gira la pasta e spegnere subito. Aggiungere il grana, impiattare e servire caldo.

lunedì 4 febbraio 2008

Intervista all'ideatrice del Blog - Alexis2485

J: Giornalista
A: Alexis2485

J: Parlaci un pò di te…quanti anni hai? Dove sei nata? Dove vivi?
A: (ride) Ho 22 anni, sono nata il 2 Aprile 1985 a Surabaya in Indonesia, vivo a Milano insieme a mia madre, toscana di Arezzo che mi ha adottata quando avevo 9 mesi.

J: Quando hai iniziato ad appassionarti al mondo della gastronomia?
A: Diciamo che sin da piccola mostravo i chiari sintomi della patita della cucina. Quando la mia Tata Pina faceva gli gnocchi o la pasta fatta in casa io ne volevo una parte per fare un raviolone a modo mio o per fare delle tagliatellone giganti simil blob. A 6 anni e mezzo ho cucinato il mio primo uovo all’occhio di bue. Preparando anche il piatto. Crescendo, la mia tata (mia mamma lavorava e ad ogni modo non sa cucinare) mi ha insegnato trucchi e ricette che poi io ho personalizzato.

J: Come definiresti la tua passione per la cucina?
A: La definirei innata. Amo cucinare, amo i profumi della cucina, i colori, i sapori. Cucinare per me è essenziale, anche se sono stanca.

J: Cos’è per te la cucina?
A: La cucina è arte pura. Così come gli scultori scolpiscono il marmo e i pittori dipingono sulle tele candide, così mi approccio alla cucina. Con la stessa passione. Vedo un piatto e sento il bisogno di crearlo. Se perdo l’ispirazione il piatto resta vuoto. (sorride) Beh, non proprio vuoto, ma ci si deve accontentare di un piatto di pasta o di una ratatouille. ^_^

J: Perché hai deciso di creare un blog?
A: Perché spero di poter condividere con altre persone la mia passione e le mie ricette. Spero di poter dare consigli su come cucinare e su come inventare nuovi piatti. Non voglio propormi come “maestrina” ma come amica, ricordando a tutti che cucinare deve essere un momento divertente, rilassante, in cui poter anche sfogare gli stress della giornata. Non deve essere un obbligo.

J: Come possiamo contattarti qualora avessimo bisogno di consigli?
A: Basta scrivere una mail a questo indirizzo: mykitchenmyrecipes@gmail.com

domenica 3 febbraio 2008

Kenwood



Nonostante il mio amore per il Kenwood Chef, avevo bisogno di comprare un robot da cucina che non costasse i miliardi per rimpiazzare il mio della moulinex che dopo tanti usi ha tirato le cuoia. All'expert ho trovato in offerto il Kenwood Multipro della serie metal che devo dire funziona benissimo e sembra più resistente rispetto a quello di plastica che mi ha abbandonata. Ha una capacità massima di 3 litri, che mi sembra sufficiente per quello che devo fare in cucina...ed in attesa del Kenwood Chef direi che può andare benissimo. (Il mio ragazzo...anzi, la mamma del mio ragazzo ha vinto il kenwood chef + tutti gli acessori all'esselunga...no comment [ndr])
Ecco le foto della scatola...ancora non ho le foto del robot reale...ma le farò...baci baci!
A.

Primo Piatto - Lasagne



...per continuare il discorso di prima..cioè la mia irrefrenabile voglia di cucinare, ecco quello che ho mangiato a pranzo. Premetto che mia mamma aveva voglia di mangiare le lasagne, quindi ho scelto di farle. Ieri avevo preparato del sugo con delle mini polpette (ho pensato a Lilli & Il Vagabondo e mi è venuta voglia) che oggi ho passato al minipimer ed utilizzato come ragù. Purtroppo la pasta non è fatta in casa, ma per stavolta è andata anche così. Per adesso posto solo le foto, poi metterò anche la ricetta! Baci e buona domenica!

Dessert - Corona al cacao e pinoli



Come tutti i week-end, sento l'irrefrenabile bisogno di cucinare qualcosa...ieri sera ho optato per una ricetta trovata qui.

Ingredienti per la pasta:
* 500gr farina
* 75gr burro
* 100ml latte
* 1 bustina di lievito
* 1 cucchiaio di cognac (la ricetta diceva rhum, ma a me non piace molto)
* 2 uova

Per il ripieno:
200gr cioccolato (quello che vi piace di più, io ho scelto il fondente)
una bustina di pinoli (facoltativa e sostituibile con altra frutta secca)

Procedimento:


Amalgamare la farina con il burro. Aggiungere il resto degli ingredienti per la pasta e amalgamare fino ad ottenere una pasta elastica e maneggiabile.
Stendere la pasta in un quadrato di 35x35 (andate a occhio) e spolverare di burro fuso e zucchero. Mettere il cioccolato a scaglie e i pinoli. Arrotolare e tagliare a fette di circa 2 cm. Mettere in una teglia con della carta da forno, posizionando le fette una accanto all'altra leggermente in obliquo. Bagnare leggermente con il latte e spolverare con un pochino di zucchero. Infornare a 180° per 30 minuti. Lasciare raffreddare e spolverare di zucchero a velo. Buon Appetito!
PS. Mi è piaciuto molto questo dolce perchè non è esageratamente zuccheroso ed è ottimo per fare colazione!

Le foto dell'interno:

martedì 29 gennaio 2008

Contorno - Mini soufflè di verdure


Dato che avevo degli avanzi di verdura, ho deciso di preparare dei mini soufflè, utilizzando la mia amata teglia in silicone...

Ingredienti
* avanzi di verdura bollita
* besciamella
* uova
* parmigiano
* sale e pepe

Preparazione
Passare al passaverdura gli avanzi di verdure lesse (carote, cavolfiori, piselli, finocchi ecc.). unire la besciamella q.b. per legare, i tuori, il formaggio, il sale e il pepe. montare gli albumi a neve e unirli al composto.
Riempire uno stampo imburrato, solo a due terzi della capacità e mettete in forno per circa mezz'ora. [fonte]

lunedì 28 gennaio 2008

Utensili - Serving Hands



Prima o poi vi troverò!!!!! Nel frattempo ho deciso di collezionare le formine per fare i biscotti...ehehehhe...

Secondo - Filetti di orata al forno



Ieri sera avevo mal di testa e non avevo per niente fame...quindi la ricetta che volevo preparare ieri...verrà preparata stasera...ecco la ricetta:

Ingredienti:
* filetti di orata
* pangrattato
* 1 spicchio di aglio
* rosmarino
* timo
* salvia
* olio EVO
* sale, pepe
* 1 cucchiaio o 2 di latte

Procedimento:
Preparare il pangrattato: sminuzzare finemente gli aromi e l'aglio (mi raccomando togliere l'anima...basta tagliare a metà ed eliminare il "cuore").



Passare i filetti di orata nel pangrattato ottenuto dopo averli brevemente passati nel latte.
Cuocere in forno con un filo di olio per 30 min. a 180°. Buon Appetito!

Primo - Penne al salmone


Sabato mi è arrivata a casa la spessa dell'esselunga che (come sempre) mi ha mandato dei prodotti omaggio, tra cui del salmone fresco e dei filetti di orata.
Ieri a pranzo ho fatto una pasta al salmone...ecco la ricetta per 3 persone:

Ingredienti:
* 300gr di salmone fresco
* 2 cucchiai di philadelphia light (ormai lo metto ovunque)
* 30gr basilico fresco
* la scorza grattugiata di un limone
* 2 pomodori
* penne rigate

Procedimento:
Mettere una pentola di acqua per la pasta sul fuoco e quando bolle immergere i pomodori per qualche secondo. Scolarli e spellarli. Tagliare i pomodori a fettine sottili e poi a pezzettini. Metterli in una padella con un filo di olio e sale e il basilico tagliato a listarelle fini. Tagliare il salmone a dadini piccoli e aggiungere al pomodoro il philadelphia. Lasciare amalgamare e se necessario aggiungere un filo di acqua di cottura.
Cuocere le penne. Scolare la pasta ed unirla al sugo, aggiungere il salmone e la scorza del limone. Servire ben caldo con una spolverata di pepe nero. Buon Appetito!

venerdì 25 gennaio 2008

Dessert - NY Cheesecake


Il New York Cheesecake, è un dolce tipico della tradizione americana, per la precisione di New York. È un dolce preparato con crema fresca di formaggio, e si ritiene che abbia antichissime origini greche; infatti la prima traccia di cheesecake di cui si abbia notizia si ha nel 776 a.C. nell’isola di Delos, in Grecia, come dolce servito agli atleti nei primi giochi olimpici della storia.
I romani, esportarono dalla Grecia la ricetta del dolce, che si propagò in tutta Europa, e secoli dopo la cheesecake apparve in America con la ricetta portata dagli immigrati. Nel 1872 un lattaio americano di nome James L. Kraft, nel tentativo di ricreare il formaggio francese Neufchatel, incidentalmente (buon per lui!) inventò il formaggio fresco pastorizzato che poi chiamò Philadelphia, e nel 1880 cominciò la grande diffusione di questo prodotto e il suo utilizzo per la preparazione della moderna cheesecake.
Oggi, i migliori produttori di cheesecake, secondo quanto affermano gli stessi americani, si trovano a New York.
La panna acida, in America chiamata Sour Cream, si può trovare in qualche supermercato più fornito, nel banco frigo, anche con il nome di Crème fraiche (di origine francese).
Se non la trovate potete tentare di farla da voi mescolando del mascarpone col succo di limone e facendo poi riposare il composto per due ore in un posto tiepido (o sul termosifone); un altro modo è quello di aggiungere due cucchiai di yogurt (o un cucchiaio di succo di limone) a 250 gr di panna fresca e lasciare riposare per qualche minuto.
Ogni fetta del cheesecake dovrebbe essere tagliata, come fanno a New York, col "dental floss", cioè con il filo interdentale.

Ingredienti:
Per il fondo

* Biscotti Digestive - 200 g
* Burro - 80 g
* Cannella - 1 cucchiaino

Per l'impasto

* Amido di mais - 30 g
* Cannella - 1 cucchiaino
* Limoni - 1 il succo
* Panna - fresca 200 ml
* Philadelphia - 1,200 kg
* Uova di gallina - 5 (3 intere e 2 tuorli)
* Vanillina - 1 bustina
* Zucchero - 200 g

Per la copertura

* Panna - acida o Sour cream o Crème fraiche 200 ml
* Vanillina - 1 bustina
* Zucchero - 2 cucchiai

Preparazione

Per il fondo

Mettete i biscotti nel mixer e sminuzzateli finemente, aggiungendo la cannella, due pizzichi di sale e, a poco a poco il burro sciolto; stendete poi il tutto sul fondo e sui lati di una teglia rotonda (meglio se a cerchio apribile), debitamente foderata di carta forno, livellando bene il composto. Mettete la teglia nel frigo per un’ora (o per fare prima nel freezer per mezz’ora).

Per l'impasto

Preriscaldate il forno a 200 gradi.
Ponete in una capace bacinella le uova, i tuorli, la vanillina e lo zucchero e sbattete il composto affinchè diventi omogeneo. Aggiungete poi il formaggio, amalgamandolo bene fino a che diventi ben cremoso e senza grumi, poi lentamente aggiungete il succo di limone, la maizena, due bei pizzichi di sale, la cannella ed in ultimo senza però montarla, la panna, continuando a mescolare tutto bene insieme.
Versate la preparazione nella teglia che avrete tolto dal frigorifero (o dal freezer) e infornate a 180° per 30 minuti, poi abbassate la temperatura a 160° per altri 30-40 minuti. Se dopo i primi 30 minuti vi accorgete che la superficie del cheesecake comincia a scurirsi, troppo potete metterci sopra un foglio di carta stagnola. A cottura avvenuta, spegnete il forno, e lasciate riposare il cheesecake per 30 minuti nel forno spento e con la porta leggermente aperta.

Per la copertura

Quando il cheesecake sarà ben freddo, mischiate con un frullatore la panna acida con i due cucchiai di zucchero e la bustina di vanillina e spalmate il composto così ottenuto sulla superficie della torta. A questo punto potete riporre il cheesecake (con tutta la teglia) nel frigorifero, per almeno 6 ore ( la soluzione ottimale sarebbe quella di prepararlo la sera prima del consumo e lasciarlo nel frigorifero tutta la notte).
Il New York Cheesecake si può gustare semplicemente così, come viene sfornato, oppure accompagnato da una varietà di salsine, frutta e sciroppi.
Generalmente si serve con una salsa di fragole (ottenuta facendo frullare delle fragole con zucchero e limone) o di cioccolato. Oppure con della gelatina e frutti di bosco o con del caramello.
Consiglio
Il primo consiglio che mi sento di darvi per una riuscita ottimale della ricetta, è quello di usare per l’impasto, assolutamente il philadelphia_ric.jpgformaggio Philadelphia, mentre per il fondo usate solo biscotti digestive, meglio se della marca McVitie’s, che potrete facilmente reperire nei grandi supermercati..
Inoltre, è meglio che non apriate il forno prima di 30-40 minuti dall’inizio della cottura, per evitare rovinosi “afflosciamenti” del cake.

Piatto Unico - Torta salata agli spinaci



Questa è una delle ricette più facili da fare...ma state certi che farete un'ottima figura.

Ingredienti:
* 500gr spinaci (freschi o surgelati)
* 250gr ricotta
* 1 uovo + 1 tuorlo per la sfoglia
* 1 busta grana
* noce moscata
* 2 vaschette pancetta dolce
* 1 rotolo pasta sfoglia (io uso quella di Giovanni Rana)
* sale, pepe
* latte se necessario

Procedimento:

In una padella antiaderente far dorare la pancetta, toglierla e, nella stessa padella mettere gli spinaci (se sono freschi ci vorrà poco) e farli appassire e, se necessario, aggiungere 1 cucchiaio di acqua.
In una bacinella mettere la ricotta, il grana, la noce moscata, la pancetta e l'uovo. Scolare gli spinaci dall'eccesso di acqua e sminuzzare finemente (non usate robot da cucina, rischia di diventare una crema). Aggiungere al ripieno. Assaggiare e regolare di sale e pepe e se il composto risulta troppo solido aggiungere un pò di latte.
Mettere la sfoglia in una teglia da forno, bucherellare il fondo e aggiungere il ripieno, coprire i bordi con l'eccesso di pasta e spennellare con il tuorlo battuto con un goccino di latte. Mettere in forno già caldo a 180° per 45 minuti circa.
Lasciare riposare (la tentazione di assaggiare è forte ma è meglio mangiarla tiepida o fredda). Buon Appetito!

Primo - Pasta cremosa alle zucchine


Ingredienti per 3 persone:
* 6 zucchine
* 2 cucchiai di philadelphia light
* 1 cucchiaio di peperoncino (io uso quello indiano che si trova nei supermercati etnici)
* 300 gr pasta corta (consiglio fusilli, conchiglie oppure penne rigate)
* Pecorino o Parmigiano q.b.

Procedimento:
Mettere a bollire una pentola di acqua per la pasta. Nel frattempo cuocere a vapore 5 zucchine tagliate a rondelle e la restante tagliarla a rondelle un pò più spesse e metterla nell'acqua di cottura della pasta.
In un recipiente mettere il philadelphia con un goccio di acqua calda e il peperoncino, una volta cotta la zucchina bollita aggiungerla e amalgamare con il minipimer.
Quando le zucchine sono quasi cotte spegnere il fuoco e cuocere la pasta. Cuocetela un minuto in meno rispetto alle indicazioni (se sono 13 minuti, cuocete solo per 12), mescolate la pasta con le zucchine e la crema di philadelphia, rimettete sul fuoco e lasciate cuocere ancora un minuto (se si asciugasse troppo basterà aggiungere dell'acqua di cottura). Servire con una generosa spolverata di pecorino (o grana).
Buon Appetito!

giovedì 24 gennaio 2008

Dessert - Snowhite (Biancaneve)


Dato che questa è la prima ricetta che posto, ci tengo a precisare che le dosi verranno specificate raramente visto che solitamente vado ad occhio. Se le specifico, però, è perchè quelle quantità sono perfette per ottenere il risultato che desidero...
In questo caso non specifico quantità perchè dipende molto da quante persone siete...e quanta fame avete!!!

Ingredienti:
* lamponi surgelati (mi raccomando, devono essere surgelati!!!!)
* biscotti grancereale al cacao
* yogurt greco (e che sia greco...non è sostituibile con altri yogurt)
* miele di acacia
* Coppe Martini o Flute Champagne

Procedimento:
Il procedimento è davvero semplice. Mi ricordo di avere visto una ricetta simile fatta da Nigella, ma io ho deciso di farla così...
Mettere i lamponi (aspettare una decina di minuti dopo averli presi dal freezer)in un robot da cucina, frullare grossolanamente e lasciare riposare.
Sbriciolare i biscotti e, in una terrina, mescolare lo yogurt e il miele (andate a gusto..in cucina si deve assaggiare!!!).

Composizione:
Mettere uno strato di lamponi, poi lo yogurt i biscotti sbriciolati. Nel bicchiere martini riesco a farci due strati...mentre nel flute ne vengono almeno 3...
Buon Appetito!
E' l'ideale sia come dessert alla fine di un pranzo/cena oppure come merenda...rigorosamente estivo!!!!

lunedì 21 gennaio 2008

WORK IN PROGRESS


Sto lavorando per creare un nuovo blog...qui raccoglierò le mie ricette, le mie cene...le mie esperienze nei ristoranti...ma soprattutto...tante foto..soprattutto dei piatti finiti..e a volte anche della preparazione! ^_^