giovedì 5 giugno 2008

Primo Piatto - Pennette Integrali Doppia Z

Avendo pochissimo tempo a disposizione, sia per cucinare che, soprattuto, per reperire le materie prime, ieri sera mi sono dovuta arrangiare con quello che potevo...avendo in frigorifero solo delle zucchine.
Come al solito, la cosa che non mi manca mai è la pasta, lo zafferano, il riso, il tonno e i miei barattoli di passata.
Pasta al tonno? Naaaaaah. Pasta al pomodoro? Naaaaah, anche perchè non ho il basilico fresco. Zucchine...pasta...zafferano. Massì!
Mi sono messa all'opera è in una ventina di minuti era ora di mangiare....

Ingredienti x 2 persone:
3 zucchine
zafferano (io ho usato una bustina)
pasta corta integrale (e non)

Tagliare le zucchine a cubetti o a julienne, e saltarle in padella con un filo di olio e un cucchiaio di acqua di cottura. Quando la pasta è quasi cotta, scolarla (tenete l'acqua di cottura) ed aggiungerla alle zucchine, incorporare lo zafferano. Aggiungere un pò di acqua di cottura per ultimare la cottura. Spolverare di grana e servire belli caldi.
E' squisito, ma credo che manchi qualcosa per renderlo ancora più gustoso. Consiglio un paio di fettine di pancetta (meglio ancora, di coppa) saltati in padella tagliati a striscioline e aggiunti nel piatto di portata...mancava solo quella croccantezza...

mercoledì 21 maggio 2008

Cocktail - Arriva l'estate!

In un momento di svogliatezza totale in questa giornata lavorativa come sempre impegnativa, mi sono messa a leggere i titoli online di fashion Time (deformazione professionale, lo so) e ho trovato qualcosa che, con il mondo fashion non ha molto a che fare...ma a a che fare con la mia deformazione non professionale: il mondo del cibo! Ecco, pari a come è uscito su Fashion Times, l'articolo che ha attirato la mia attenzione....
Dita Von Teese a Nikki Beach per il Cointreau Teese
Oggi 20 maggio, Dita Von Teese sarà a Cannes, non sulle marches del Palais des Festivals, non sul Red Carpet... ma all'esclusiva Nikki Beach. E no, la bella Dita non si spoglierà all'interno di un bicchiere di Martini come solo lei lo sa fare, ma questa volta presenterà il cocktail ideato da lei: il Cointreau Teese. Il suo segreto? La violetta, fiore da lei prediletto e dal sapore delicatissimo, e lo zenzero... peccato di gola afrodisiaco per speziare ogni serata. Il "flower cocktail" dall'invitante colore lilla è composto da: 4 cl di Cointreau, 2 cl di succo di mela, 1,5 cl di violetta Monin, 1,5 cl di succo di limone fresco e infine... e infine un po' di zenzero ghiacciato sul bordo del bicchiere. Provatelo! E dopo due o tre bicchieri... magari si può anche essere capaci di esibirsi cosi bene come Dita Von Teese...chissà! E.L.
Ed ecco qui una foto del cocktail "Cointreau Teese"....è bellissimissimo!!!!

martedì 29 aprile 2008

Cucina Etnica - Onigiri

Onigiri

riso giapponese
alghe Nori (alghe in fogli, essiccate)
ripieno a scelta *
sale

* i tipi di ripieni possibili (tutti salati) sono:
le prugne umeboshi
le alghe “konbu”
il salmone (grigliato e salato)
e molti altri ingredienti vegetali e non

Preparazione:
lavare il riso con acqua fredda in una ciotola più volte fino a che l’acqua diventi quasi trasparente.
Lasciare asciugare circa mezz’ora in uno scolapasta con i buchi per raccogliere l’acqua in eccesso.
Mantenendo sempre il coperchio sulla pentola, cuocere a fuoco basso fino alla bollitura dell’acqua, dopodiché alzare il fuoco fino a cottura ultimata e all’evaporazione di tutta l’acqua.

A cottura ultimata, lasciar riposare almeno 10 minuti, poi mischiare.
Preparare quindi quattro piccole ciotole, una con sale fino, una con acqua, una con le alghe Nori, una con il ripieno che si è scelto e un piatto vuoto dove verranno posti gli onigiri completati.
Bagnare leggermente le mani con l’acqua nella ciotola, poi prendere un pizzico di sale fino e sfregare leggermente le mani.
Prendere con un cucchiaio bagnato il riso disporlo sul palmo della mano leggermente ricurva "a cucchiaio".
Premere leggermente al centro con il pollice dell’altra mano per creare il posto per il ripieno. Mettere un cucchiaino del ripieno scelto e coprire con un po’ di riso. Poi piegare la mano con il riso senza chiuderla completamente e porre l’altra da sopra orizzontalmente, nella stessa posizione, fino a chiudere il riso tra le due mani.
Cambiando le mani e ruotando il tutto una decina di volte si cercherà di dare alla polpetta dl riso una forma triangolare dallo spessore approssimativo di due dita.
Il nome Onigiri deriva dal verbo "impugnare" e sta ad indicare proprio questo tipo di preparazione.

Una volta definita la forma, porre l’alga Nori, che aderirà al riso bagnato, ad avvolgere in parte o tutto il riso. L’alga, oltre ad aggiungere sapore, servirà a non far attaccare il riso alle mani.

tratto da [Unisan Japanese]

Primo Piatto - Spaghetti fast

Quante volte vi capita di tornare a casa e non sapere cosa cucinare? Aprite il frigorifero e c'è il vuoto cosmico...è quello che ormai troppo spesso succede a casa mia. Con gli orari di lavoro, spesso torno a casa stanchissima e di andare a fare la spesa non se ne parla proprio.
Apro il frigorifero e cosa trovo? Pomodorini e stracchino. Mangiare quelli da soli non mi andava molto...fortunatamente ho sempre degli spaghetti o del riso in casa, così ho deciso di utilizzare quelli. Ecco la ricetta:

Ingredienti:
spaghetti
stracchino
pomodorini

Preparazione:
Mettere a bollire una pentola di acqua per cuocere gli spaghetti. Nel frattempo tagliare i pomodorini a metà e metterli in una padella con un filo d'olio (se avete del basilico aggiungetelo). Lasciarli ammorbidire, quasi fino a farli sfaldare. Nel frattempo cuocere gli spaghetti. Quando sono quasi a fine cottura (se la confezione dice 5 minuti toglieteli quando ne sono passati 4), buttateli nella padella con i pomodorini ed aggiungete lo stracchino. Qualora risultasse troppo densa, aggiungete acqua di cottura quanto basta.
Servite caldo e...Bon Appetit!

lunedì 17 marzo 2008

Cucina Etnica - Yakimeshi

Ci sono giorni in cui sento il bisogno fisico di mangiare cibo etnico: che sia giapponese, cinese, indiano, arabo, turco…poco importa. Penso sia importante conoscere le altre culture e reputo che attraverso la storia gastronomica di un determinato luogo si possa carpire l’essenza stessa del paese. Insomma, tutto questo per dire che sono andata a mangiare Giapponese in un ristorante in zona Monumentale che si chiama MITSUI. I prezzi sono piuttosto alti rispetto a molti altri ristoranti giapponesi (per due piatti si spendono circa 16 euro escluse le bevande) ma la qualità è davvero ottima. Il locale non è grande, anzi, penso che in tutto abbia circa 25-26 coperti. I due cuochi (almeno penso siano due) sono molto gentili e le cameriere (rigorosamente orientali e con la classica camicetta in seta stile origami) sanno tranquillamente parlare l’italiano o perlomeno lo riescono a capire.
Non essendo la mia prima volta al MITSUI, non ho preso sushi o sashimi, ma a coloro che vanno in un ristorante giapponese consiglio sempre di provare quello. Non tanto perché è il piatto “tipico” per eccellenza, bensì poiché dal modo in cui avviene la preparazione, si capirà immediatamente la qualità del ristorante.
Non avendo voglia di mangiare pesce crudo (il tempo non era dei migliori e il mio stomaco chiedeva qualcosa di caldo), ho deciso di ordinare uno dei miei piatti preferiti: YAKIMESHI, ossia riso saltato in padella avvolto nella classica frittata giapponese sottilissima. Che delizia dei sensi! Ho deciso che proverò a fare questa ricetta, mi basterà fare una visitina al mio amato supermercato etnico KATHAY e prendere tutto l’occorrente.
La ricetta è molto semplice, dovrete solamente preparare il riso al vapore alla giapponese, ossia sciacquandolo fino a che l’acqua non risulterà limpida per eliminare ogni traccia di amido presente nel riso ed evitare il classico effetto “onda” che si ottiene cucinando il riso all’italiana. Una volta cotto andrà saltato in padella con gli ingredienti che preferite: solitamente si mette prosciutto cotto, cipollotti, carote, zucchine e uova che, una volta insaporiti e saltati con il riso vengono avvolti all’interno della famigerata frittata sottile (tamago). Per la frittata vi serviranno solo delle uova, un pizzico di zucchero (no sale, mi raccomando) e un pochino di latte e farina. La preparazione è identica a quella delle crepes…deve essere sottilissima!!!!

A presto

A.

PS: la salsina che si vede nella foto e salsa DASHI, la potete trovare in qualsiasi supermercato etnico, o in alternativa chiedere al vostro ristorante di fiducia di procurarvelo!!!